mercoledì 21 gennaio 2009

Berlusconi deve risarcire se stesso



Ieri, 20 Gennaio 2009, si è tenuta l’udienza del processo Mills. Processo nel quale è coimputato il premier Silvio Berlusconi, la cui posizione è stata stralciata, e che parte dalla lontana Inghilterra da una lettera che lo stesso Mills mandò al suo commercialista.
E’ stato il giorno della difesa, Federico Cecconi ha provato a smontare il teorema accusatorio del Pm Fabio De Pasquale. Compito assai arduo, viste le tesi dell’accusa, che ha già precedentemente chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi per l’avvocato inglese.

Silvio Berlusconi, è imputato di corruzione in atti giudiziari per aver dato a David Mills 600 mila dollari, affinché quest’ultimo dicesse il falso in qualità di teste in 2 processi nella quale lo stesso Berlusconi era imputato. La posizione del premier è stata sospesa dal Lodo Alfano, ma essendo la corruzione una cosa che si fa in due, un’eventuale condanna per David Mills non sarebbe certo sinonimo di innocenza per Berlusconi.

Mills ieri ha provato a difendersi, in una lettera presentata dal suo avvocato in aula, nella quale porgeva le sue scuse a Berlusconi per “il fastidio recato dai miei sbagli”. Una notizia che è stata prontamente recepita e riportata dai giornali come simbolo di “ mea culpa”, che scagionerebbe il premier da ogni accusa. Roba da Ex Unione Sovietica.

Ma la vera notizia è comunque un’altra:
Gabriella Vanadio, avvocato che rappresenta la presidenza del Consiglio, ha chiesto 250 mila euro di danni morali a Silvio Berlusconi, coimputato protetto dalla legge Alfano al vaglio della Consulta. Che, guarda caso, di quella presidenza del consiglio è proprio il presidente!
In pratica Berlusconi deve a sé stesso 250 mila euro di danni morali.

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