martedì 13 gennaio 2009

Altolà, colleghi!

Dopo la decisione di non recepire più le leggi italiane, ieri è arrivato l'ultimo diktat:
"Gli amministratori lavorino nel rispetto delle leggi e a tutela degli interessi di tutti"

Che tradotto vuol dire: "Continuate a rubare e fateci partecipi!"

La verità è che se davvero i politici lavorassero nel rispetto delle leggi e nell'interessi di tutti il Vaticano avrebbe solo da rimetterci. E poi, che cazzo vuole un capo di Stato estero? Perchè si mette a sindacare sulle questioni che non gli riguardano affatto?
Vogliamo parlare del rispetto delle leggi? Bene, allora bisognerebbe iniziare dai preti pedofili che il Vaticano tiene "al sicuro", sottraendoli alla giustizia ordinaria dei rispettivi paesi. Nel rispetto delle leggi sarebbe iniziare a far pagare le tasse a uno Stato estero che da decenni è esente da Iva, Ici, si rifiuta di pagare l'acqua all'acea (che è anche in causa), e sottrae l'8 x mille dalle casse italiane. Case, alberghi, negozi senza pagare un euro di tasse vi sembra una cosa legale?

Ogni anno i comuni italiani perdono secondo gli studi dell´Anci («basati su dati catastali lontani dal valore di mercato reale») oltre 400 milioni dieuro a causa di un’esenzione fiscale illegittima e contraria alle norme europee sulla concorrenza. A questa stima vanno aggiunti gli immobili considerati unilateralmente esenti da sempre e mai dichiarati ai comuni, pergiungere ad un mancato gettito complessivo valutato vicino al MILIARDO di euro annuali. Sarebbe più esatto dire che la perdita è per i cittadini italiani, perché poi i comuni i soldi mancanti li prendono dalle solite tasche. L’Avvenire, organo della Cei, ha scritto che bisogna smetterla di parlare di privilegio poiché esiste una legge di esenzione fin dal 1992. «Un regime chenon aveva mai dato problemi fino al 2004» conclude. È vero. Ma ha dimenticato di aggiungere che il "problema" insorto è la correzione della Corte di Cassazione. Un problema non da poco in uno stato di diritto. Alquale si è aggiunto quest’anno un altro problemino, anticipato da"Repubblica", l’inchiesta della commissione europea sull’intero settore dei favori fiscali alla chiesa cattolica italiana, nell’ipotesi di "aiuti di Stato" mascherati. Con gran scandalo di alcune lobby parlamentari che hanno invocato la mano del papa contro Bruxelles.

Un quarto di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano. Solo le proprietà che fanno capo a Propaganda Fide (il “ministero degli Esteri” del Vaticano che coordina l’ attività delle missioni nel mondo) ammontano a 89 miliardi. Negli ultimi due anni il Vaticano ha cominciato a fare trading immobiliare, vendendo beni per quasi 50 milioni. Nel 2006 a Roma si sono registrate più di 8 mila donazioni di beni immobiliari, in provincia sono state 3.200. Il doppio rispetto a una città come Milano. Il più grande intermediario immobiliare che lavora con la Chiesa , il gruppo Re spa, realizza da questa attività circa 30 milioni di fatturato. Il patrimonio gestito dallo IOR, la banca del Vaticano, e l’ Apsa, sfiora i 6 miliardi.
In tutta Italia si contano 200 mila posti letto gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. Il giro d’ affari è stimato in 4,5 miliardi. In tutto il Paese si contano più di 2 mila monasteri e abbazie. A Roma sono 5 mila i posti letto ufficialmente disponibili in ex conventi e collegi religiosi. Il giro d’affari del turismo religioso nella Capitale è stimato intorno ai 150 milioni di euro.

Quando si parla poi di "lavorare nell'interesse di tutti", qui il Vaticano è davvero un campione. Parola di un'istituzione che nella sua storia ha prodotto crociate, caccia alle streghe, inquisizione , torture, protezione ai pedofili.
Cosa vuol dire "nell'interesse di tutti" quando a pronunciarlo è il Vaticano? E' forse nell'interesse di tutti continuare ad opporsi alla diffusione del preservativo in Africa? DUEMILIONI di persone muoiono ogni anno nella sola Africa per colpa di una malattia che può essere prevenuta, ma il fondamentalismo cristiano e il dogmatismo cattolico impediscono di prendere una posizione razionale, che porta il Vaticano ad essere COMPLICE del disastro umanitario rappresentato dall'AIDS.

Il Vaticano è un cancro per l'Italia, economicamente, culturalmente. La collusione con la politica, con la massoneria, sono cose che poco c'entrano con il buon Dio.

Se la risposta è Dio, è la domanda che è sbagliata!

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