martedì 27 gennaio 2009

TRASLOCO


CI SIAMO TRASFERITI SU


http://coscienzemanipolate.splinder.com/

domenica 25 gennaio 2009

Le balle di Silvio






Abruzzo24ore.tv
ha raccolto la sfida lanciata da Byoblu.com, e ha aperto l'inchiesta su La Grande Balla di Berlusconi in Abruzzo. E questo grazie alle migliaia di mail che hanno "assillato" la redazione.
In campagna elettorale, il Cainano ha esplicitamente promesso lo stanziamento di fondi CIPE per ristrutturare, velocizzare ed ammodernare la viabilità abruzzese con particolare attenzione della Roma-Pescara.

Nel comizio a Chieti del 12 dicembre 2008 il Presidente Berlusconi, in un preciso passaggio del suo discorso, prometteva di far approvare ben 16,6 MLD di euro di stanziamento dal CIPE, poi in realtà il 18 Dicembre durante la riunione del Comitato Interministeriale per la Programmazine Economica ne vengono approvati solo 7,3 dei quali però nessuno va alla regione Abruzzo.

Come saprete Gianni Chiodi ha vinto le elezioni. Abruzzo24ore.tv ha intervistato il neo assessore con delega alla viabilità,
Giandonato Morra, che in palese imbarazzo non ha saputo fornire spiegazioni alle domande poste dal giornalista. "La riunione c'è stata ieri e non si è tenuta".
Molto più esauriente è stato Carlo Costantini ( IDV), capo dell'opposizione in Abruzzo : " i soldi sono spariti".

Dell'arte dell'inganno Berlusconi ne è il principe.




Invito tutti a chiedere spiegazioni


Oppure telefona:
  • Teramo:
    • 0861.210538
    • 0861.432106
    • 0861.4395209
    • 0861.213046
    • fax: 0861.417697
  • Pescara:
    • 3661919298
  • L'Aquila:
    • 3398925226
  • Chieti:
    • 3312945383




Ricordo l'appuntamento del 28 Gennaio ore 9, Piazza Farnese, Roma. Manifestazione per la giustizia.

sabato 24 gennaio 2009

Israele processato?

Decine di organizzazioni vogliono portare Israele davanti alla Corte Penale Internazionale. Ma c'è un serio problema...



Associazioni belghe e francesi hanno depositato oggi alla Corte penale internazionale (Cpi/Icc) un rapporto contenente accuse per presunti crimini di guerra commessi dall’esercito israeliano durante i 22 giorni di offensiva a Gaza che, dal 27 dicembre al 18 gennaio, hanno causato oltre 1300 morti, tra cui numerosi civili. “Non ci facciamo molte illusioni” ha detto alla MISNA l’avvocato Georges Henri Beauthier, rappresentante legale dei querelanti (noto per aver portato davanti alla giustizia l’ex-dittatore cileno Augusto Pinochet); il Procuratore generale Luis Moreno Ocampo ha già affermato che la Cpi non può essere competente sui fatti di Gaza dato che Israele non ha firmato il Trattato di Roma istitutivo della Corte. “Tra l’altro, è curioso – ha proseguito l’avvocato – che sia proprio Ocampo a muovere quest’obiezione dato che è stato lui a presentare alla corte il caso di Omar Hassan al Beshir, presidente sudanese, chiedendone il deferimento per crimini di guerra in Darfur, visto che anche il Sudan non ha firmato i trattati di Roma”. Se la documentazione venisse rigettata sulla base di queste motivazioni, aggiunge, verrebbe “da dare credito a coloro che accusano la giustizia internazionale di funzionare in modo schizofrenico, rispondendo a criteri partigiani e faziosi”. Secondo il legale, nel momento in cui la corte dovesse rifiutare di accogliere le richieste presentate da circa 230 organizzazioni si potrebbe pensare di ricorrere all’ausilio del Consiglio di Sicurezza che può ingiungere alla Cpi – secondo lo statuto – di indagare su argomenti e fatti diversi. “Ma vista la presenza di ‘cari amici’ di Israele in seno al Consiglio, anche questa strada non mi pare percorribile” commenta il legale e attivista per i diritti umani, arrivando a ipotizzare “la creazione, di un tribunale speciale sul modello di quelli sorti per la ex-Yugoslavia e il Rwanda. Sulla nascita di questi tribunali decide l’Assemblea Generale, dove nessun membro ha il diritto di veto”. In ultima istanza, Beauthier pensa di presentare una denuncia alla Corte suprema belga, facendo ricorso alla ‘giurisdizione universale’, secondo la quale chiunque può presentare accuse contro persone sospettate di crimini di guerra, contro l’umanità, genocidio e altre gravi violazioni del diritto internazionale. Già oggi, riferiscono fonti di stampa belga e palestinese, Israele avrebbe pensato di annullare il viaggio del ministro degli Esteri Tzipi Livni a Bruxelles sulla base della notizia di una denuncia contro di lei da parte di organizzazioni per i diritti umani, pubblicata dal quotidiano israeliano ‘Haaretz’, poi rivelatasi infondata. Nonostante la strada sia lunga, Beauthier afferma di voler andare avanti “con le armi a mia disposizione - dice - perché sono convinto che esistano i termini, in base al diritto internazionale, di un’incriminazione di Israele per crimini di guerra”.

venerdì 23 gennaio 2009

Da qual pulpito viene la predica


Ieri mattina la trasmissione radiofonica radio anch'io ( rai ) si è occupata dell'abusivismo edilizio.

A rappresentare il governo tra gli altri ospiti c'era il senatore Giuseppe Ciarrapico ( PDL). Egli sottolineava come il problema dell'abusivismo sia anzitutto questione penale prima che amministrativa. Tutto giusto direte voi. Infatti.

Ecco chi ci rappresenta

Condannato nel 74 a Cassino aver violato per quattro volte la legge che tutela “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”, sentenza confermata in Cassazione. Multa di 623.500 lire.

Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione,ridotti in cassazione a 3 anni, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Inquisito anche per lo scandalo della Safim-Italsanità, il 18 marzo 1993 viene spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entra a Regina Coeli il 21 marzo, insieme a Mauro Leone, figlio dell'ex Presidente della Repubblica e dirigente dell'AS Roma con la gestione Ciarrapico. L'11 Maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali.
Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo.Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute. La condanna è stata confermata dalla Cassazione.

Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.

(wikipedia)



Io mi chiedo ma con quale diritto e con quale permeso un pregiudicato di questo livello può permettersi di dare lezioni di legalità?. A quale titolo egli viene chiamato a rappresentare gli italiani, visto che è stato messo sulla poltrona di palazzo Madama dalle segreterie di partito?


Il 28 Gennaio 2009 ore 9 ci sarà una manifestazione a Roma in sostegno della giustizia e della legalità, quella vera. La manifestazione è stata indotta dopo la decisione del CSM di sospendere il procuratore generale della procura di Salerno e di trasferire i suoi sostituti. Sarà presente anche l'Associazione dei familiari delle vittime della mafia.

mercoledì 21 gennaio 2009

Berlusconi deve risarcire se stesso



Ieri, 20 Gennaio 2009, si è tenuta l’udienza del processo Mills. Processo nel quale è coimputato il premier Silvio Berlusconi, la cui posizione è stata stralciata, e che parte dalla lontana Inghilterra da una lettera che lo stesso Mills mandò al suo commercialista.
E’ stato il giorno della difesa, Federico Cecconi ha provato a smontare il teorema accusatorio del Pm Fabio De Pasquale. Compito assai arduo, viste le tesi dell’accusa, che ha già precedentemente chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi per l’avvocato inglese.

Silvio Berlusconi, è imputato di corruzione in atti giudiziari per aver dato a David Mills 600 mila dollari, affinché quest’ultimo dicesse il falso in qualità di teste in 2 processi nella quale lo stesso Berlusconi era imputato. La posizione del premier è stata sospesa dal Lodo Alfano, ma essendo la corruzione una cosa che si fa in due, un’eventuale condanna per David Mills non sarebbe certo sinonimo di innocenza per Berlusconi.

Mills ieri ha provato a difendersi, in una lettera presentata dal suo avvocato in aula, nella quale porgeva le sue scuse a Berlusconi per “il fastidio recato dai miei sbagli”. Una notizia che è stata prontamente recepita e riportata dai giornali come simbolo di “ mea culpa”, che scagionerebbe il premier da ogni accusa. Roba da Ex Unione Sovietica.

Ma la vera notizia è comunque un’altra:
Gabriella Vanadio, avvocato che rappresenta la presidenza del Consiglio, ha chiesto 250 mila euro di danni morali a Silvio Berlusconi, coimputato protetto dalla legge Alfano al vaglio della Consulta. Che, guarda caso, di quella presidenza del consiglio è proprio il presidente!
In pratica Berlusconi deve a sé stesso 250 mila euro di danni morali.

martedì 20 gennaio 2009

Buona Fortuna Presidente


Barack Hussein Obama. Oggi diventerà il primo presidente afroamericano, il primo presidente di colore negli Stati Uniti d’America. Oggi è un grande giorno, perché prospettive politiche a parte, cade un muro. Un muro invisibile, ma enorme, paragonabile a quello che separava in due Berlino fino al 9 Novembre 1989. Giurerà sulla bibbia di Abramo Lincoln, il presidente che pose fine alla schiavitù.
Dovrà dimostrare molto, far fronte a molte aspettative, certo però che una cosa non può mancare al popolo americano: la speranza. Ciò che noi davvero non possiamo conoscere, con un presidente di 72 anni, che ci governa da 15, e lo farà almeno per altri 4 anni.

lunedì 19 gennaio 2009

Social card: La grande Sola

Alla faccia della Lega e della "perequazione territoriale". E cioè uno dei pilastri del federalismo. Viene da pensarlo, a guardare la distribuzione geografica della Social card. La tesserina solidale voluta da Tremonti - quando non è vuota, visto che un terzo di quelle consegnate finora si sono rivelate una patacca - corre in soccorso al Sud e, decisamente, lascia a secco il Nord. Che raccoglie solo le briciole: una carta su sei. Anche se nelle regioni dell'Italia settentrionale vive più di un terzo delle famiglie disagiate. Non è lo studio di un aspirante secessionista. E il quadro che emerge dai dati dell'Inps. Basta incrociarli con quelli forniti dall'Istat (che fotografa la popolazione regione per regione, reddito per reddito), e vengono fuori - chiaramente - due Italie. Una dove chi ha bisogno può fare la spesa con l'aiutino di Stato, e l'altra dove chi ha bisogno deve fare da sé. Così, a conti fatti, ha disposto il governo. La media nazionale è 1 carta ogni 140,7 abitanti. Tuttavia la media, come insegna Trilussa, non vuol dire niente. E infatti: se in Sicilia è piovuta una carta ogni 52,7 abitanti, in Lombardia ne è stata distribuita una ogni 434, 3 abitanti. Una tessera ogni 57,6 abitanti in Campania, 1 ogni 67,4 in Calabria; e, di contro, 1 ogni 897,7 in Trentino, 1 ogni 408,7 in Emilia Romagna. La sensazione è che i calcoli fatti da Tremonti sembrano non tenere conto di un elemento non secondario: la differenza, da una regione all'altra, del potere d'acquisto. Che al Nord è di molto inferiore rispetto al Sud. I 400 euro e rotti della pensione minima a Bergamo o Treviso sono molto più "leggeri" che a Foggia o Caltanisetta.
La card di Tremonti ha debuttato il primo dicembre. Non senza qualche sorpresa: quando fu lanciata, il ministro aveva parlato di 1.300.000 beneficiari (costo a regime, 450 milioni). Secondo i dati Inps (al 15-01-09) siamo a 580.268 carte distribuite e 423.868 attivate. In pratica, quelle funzionanti sono un terzo di quanto il governo ipotizzava a novembre. A questo si aggiunge la beffa: il 27% delle tessere distribuite sono senza soldi. Chi ha avvertito i titolari? Ma non era meglio dare questi soldi ai comuni? O accreditarli nelle buste paga?
Io un' idea me la sono fatta, ma torniamo sempre allo stesso punto: Tremonti doveva fare un favore agli amichetti del Bilderberg, cosi, come si dice a Roma, ha preso due piccioni con una fava. Un contentino all'opinione pubblica ( Social Card, in realtà una mastercard, spesso anche vuota ), e grandi profitti per i grassi amici bankieri. Chi produce la Mastercard? Perchè spenderre tanti soldi inutili per creare, distribuire ed attivare migliaia e migliaia di carte di credito?

sabato 17 gennaio 2009

Io sto con Michele Santoro


Giovedi scorso Lucia Annunziata ha abbandonato la diretta di Annozero, con la motivazione di aver trovato la trasmissione troppo filo-palestinese.
Il giorno dopo, si sono mossi tutti: Annunziata, Fini, La Russa, Gasparri che ancora spreca una buona occasione per stare zitto, Cicchitto l'ex piduista, l'Ambasciatore Israeliano, persino Veltroni...Tutti contro Santoro, "sei di parte", "Annozero va chiuso"...
Santoro ha FATTO BENISSIMO a impostarla così perchè:
1) Giornali e TG in questi giorni ci hanno fatto sentire solo le ragioni Israeliane e non quelle Palestinesi. Giovedi abbiamo sentito e visto le testimonianze dei morti civili e dei massacri.
2) I militari Israeliani hanno "persuaso" i giornalisti occidentali a stare lontani dalle zone calde. Non avevano piacere che qualcuno riprendesse i lanci di Bombe al Fosforo, o peggio ancora le sperimentazioni delle "DIME", micro bombe nucleari portatili. Ieri sera abbiamo sentito i racconti increduli degli ospedali di Gaza di ferite mai viste prima sulla televisione italiana.
3) Abbiamo sentito la denuncia dei crimini commessi da Israele, che ha bombardato Scuole dell'Onu, ambulanze, cliniche mobili, Operatori umanitari, medici, giornalisti, famiglie intere. Senza che da quegli edifici venisse alcuno sparo, cosa confermata dall'Onu, dalla Crocie Rossa, da varie assiciazioni Israeliane
4) E' stato detto per la prima volta alla televisione italiana che la tregua l'ha violata Israele e non i palestinesi. Al Jazeera lo aveva detto il 29 Dicembre, la BBC il 2 Gennaio, la CNN il 4 Gennaio.
Il problema qual'é?Israele sta esagerando?MACCHE'!!! Il problema è Santoro.
Ai Marco Travaglio, ai Piero Ostellino, ai Pierluigi Battista e agli Angelo Panebianco, che insistono con la loro solfa imputando ad Hamas la responsabilità di questo genocidio in quanto trasgressore della tregua fra Israele e Palestina, vorrei ricordare la posizione delle Nazioni Unite. Il professor Richard Falk, relatore speciale delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha espresso idee chiare in proposito: Israele ha di fatto rotto la tregua in novembre sterminando bellamente 17 palestinesi. Nel mese di novembre si erano registrate zero vittime israeliane, zero vittime come in ottobre, come nel mese precedente e quello precedente ancora. Lo ha ricordato recentemente anche il premio Nobel ed ex presidente USA Jimmy Carter. Dispiace, che giornalisti come Travaglio, su cui riponevamo la nostra stima perchè estremo baluardo di una informazione libera e quanto più possibile veritiera, si siano infiltati l'elmetto dell'IDF e intrattengo le masse dinnanzi al tubo catodico dilettandosi nello sport più di moda da queste parti, il tiro a segno sugli infanti.
Ah, Israele protesta? E di cosa? Che una parte di italiani si indigna dei suoi massacri, mentre loro si indignano di una nostra trasmissione tv?Ma questo non doveva essere il Governo integerrimo, liberale, celodurista e patriottico?
Cosa aspetta, invece, a convocare l'ambasciatore di Israele e chiedere spiegazioni di quanto accade a Gaza, secondo quanto riferiscono i rapporti dell'Onu?
Ci vogliono forse piu' palle a prendersela con Santoro e a scatenargli contro quei quattro servili giornalacci di merda?


Ma allora, se Santoro è stato davvero "fuori le righe" come ha detto Gianfranco Fini ( il delfino di Almirante!), come si deve definire la Tv israeliana?


18:03 Bombe su casa mentre parla in diretta tv, cinque figlie morte
Orrore in diretta oggi alla tv israeliana nel corso di una trasmissione di approfondimento politico quando la casa di un medico palestinese - Ezeldin Abu el Aish, in collegamento telefonico con il programma dalla Striscia di Gaza - è stata colpita da un ordigno in tempo reale. E cinque figlie del professionista sono rimaste uccise. A raccontare l'accaduto al conduttore e agli spettatori è stato - fra i singhiozzi - lo stesso el Aish, che è rimasto collegato malgrado l'esplosione e ha constatato in diretta la tragedia.
repubblica.it del 16 gennaio


Ieri sera la cara Lucia Annunziata ci a ben spiegato come interpreta il suo ruolo di giornalista. Ha affermato che il ruolo del giornalista è quello di "orientare opinioni". Bhè che dire di questa bambinaia dell' informazione ... un' atteggiamento paternalista se non addirittura FASCISTA.
Una domanda:Se Santoro avesse dedicato l'intera puntata alle vittime israeliane, sarebbe stata considerata faziosa la trasmissione?Questa dittatura coglierà l'occasione per chiudere un programma che mostra l'altra faccia dell'informazione: quella libera, che informa e che non è asservita al potere.
Basta, è arrivato il momento che ci mobilitiamo, Michele Santoro non può essere lasciato da solo. Non solo perchè ha dimostrato di essere un grande uomo, oltre che un grande giornalista, ma anche e soprattutto perchè dobbiamo difendere la nostra dignità! Dobbiamo difendere il nostro diritto a sapere, e dobbiamo difendere la nostra coscienza che RIPUDIA la guerra, cosi come la ripudia la nostra costituzione.Io sono con Santoro perchè dico no a questo genocidio indiscriminato, e dico no alle false retoriche della nostra ridicola classe dirigente.Io sono con Santoro perchè ci sono migliaia di ebrei che non si riconoscono nella mano macellaia del loro governo.Io sono con Santoro perchè gridavo, grido e griderò allo scandalo ogni volta che dei civili innocenti vengono trattati come animali da macello nel silenzio generale.
Grazie davvero Michele.


venerdì 16 gennaio 2009

Addio, Presidente esportatore.



Il presidente Bush ha dovuto fare i conti con il discoso di addio alla Nazione. Avrerbbe certamente voluto evitarlo, visto che ormai otto amricani su dieci dichiarano di non volerlo neppure più come semplice senatore. Ha ammeso degli "errori", ma ha rivendicato di avere lasciato il mondo più libero di come l'ha trovato. "Ci sono cose che farei diversamente se ne avessi la possibilità", ha deto il presidente in diretta a reti unificate. "Ma - ha aggiunto - ho sempre agito nel miglior interesse della nazione".

Quel che ho visto io, era un uomo in palese imbarazzo, davanti ad una Nazione stanca della sua presidenza, che cercava invano di sottolineare i meriti dei suoi otto anni di presidenza. "Lascio un'America più sicura in un mondo migliore e con più democrazia", è in sintesi il bilancio dell'inquilino della Casa Bianca.

"Più democrazia". Cosa è la democrazia?

Io in questi otto anni di presidenza ho solo visto guerre, torture, privazione dei più elementari diritti umani. Il signor Bush, che dovrebbe essere processato davanti alla corte dei diritti dell'Aja, con la sua politica di guerra e distruzione, ha provocato la morte di MILIONI di persone. Ha legalizzato la TORTURA creando Guantanamo, dove ogni anno migliaia di uomini vengono rinchiusi, torturati, umiliati, senza un avvocato, senza un processo, solo per essere stati individuati come "sospetti" terroristi.

Si chiama forse "democrazia" esportare governi fantoccio a suon di bombe? La "crociata democratica" contro le armi di distruzione inestintenti di Saddam ha portato un paese come l'Iraq all'annientamento umanitario. E questo per qualche barile di petrolio.

Allora ci sarebbe da chiedere all'ormai quasi ex presidente:

DOVE HA VISTO LA DEMOCRAZIA?

Vogliamo davvero analizzare l'esportata democrazia in Medio Oriente?
In Egitto, nominalmente una democrazia, Mubarak ha varato riforme costituzionali antidemocratiche volte ad assicurare la successione al ruolo di primo ministro di suo figlio Gamal. Riforme annunciate al lunedì è confermate con un referendum costituzionale la settimana successiva; un referendum nel quale hanno votato soltanto i fedelissimi del partito di Mubarak, visto che le altre forze politiche si erano rifiutate di prendere parte ad una farsa del genere. Nessuna cancelleria occidentale, e ancora meno il Dipartimento di Stato americano, hanno avuto nulla da eccepire. Anche in Italia poco interesse, i “democratici” dormivano. I governi regolarmente eletti di Libano e Palestina (gli unici due paesi musulmani con elezioni veramente democratiche nell'area) hanno fatto una brutta fine; all’avanzare di Hezbollah in Libano ha risposto un’invasione israeliana, all’affermazione di Hamas in Palestina ha risposto prima un golpe di Fatah, realizzato grazie alle armi fornite da Egitto e Giordania e all’aiuto di Israele, e poi una carneficina del popolo palestinese, tutt'ora in corso mentre scrivo le mie impotenti parole.

In Kuwait è ancora medioevo: c’è un re onnipotente e istituzioni puramente decorative. In Arabia Saudita lo scenario è lo stesso, comanda la famiglia reale con il supporto di migliaia di marines. A dire il vero in Arabia Saudita è stata realizzata una riforma di facciata, che ha permesso ai media allineati di gridare al re amico della democrazia, peccato anche che questa sia stata una pagliacciata, visto che l'assemblea eletta ha solo la funzione di consulenza della vera autorità, il capo dell’assemblea nominato dal trono.. Non occorre spendere parole per dimostrare quanto la monarchia saudita sia vicina all’amministrazione americana, ma non è per questo che è invisa alle opinioni pubbliche musulmane. L’Arabia Saudita resta una monarchia feudale fondata sul controllo della rendita petrolifera; i suoi sudditi vivono un relativo benessere accuditi da milioni di lavoratori stranieri senza diritti.
Cosa abbia poi di democratico il governo dell’Afghanistan, insediato ormai da anni, o quale indipendenza abbia il governo iracheno, pur eletto sotto controllo americano, restano misteri gloriosi. Così come non ha nulla di democratico il governo somalo sponsorizzato da Washington e ancora meno democratico è il governo dell’Etiopia, cara alleata. E nemmeno a Washington la democrazia sembra essere messa troppo bene..tutto è legato.

Mi affido dunque nelle mani di Obama, sperando che le promasse fatte non risultino mere frasi di propaganda.

Intanto, però, mi riservo di salutare Il Presidente Bush con il dovuto rispetto meritato: VAFFANCULO!

giovedì 15 gennaio 2009

Alfano: La giustizia è pronta ad essere Ri(de)formata


Italiani prepariamoci ad un altro funerale. Dopo quello dell'Alitalia questa volta toccherà alla giustizia. Non sono chiari i provvedimenti che il governo si appresterà ad approvare, ma una cosa è certa: la giustizia non può funzionare se questo compito spetta a chi della giustizia è nemico. Inutile ricordare che 2 sulle 4 più alte cariche dello Stato hanno avuto rapporti poco chiari con "uomini d'onore". In primis, il nostro amato premier, tessera 1816 della loggia eversiva P2, che aldilà delle vicende giudiziare, ospitava uno "stalliere mafioso" in casa, che accompagnava i figli a scuola, e viveva con i suoi familiari. Stiamo parlando naturalmente di Vittorio Mangano, morto da egastolano mafioso in carcere, e definito unltimamente dal cavaliere "un eroe".
Poi c'è il presidente del Senato, Renato Schifani, anch'egli ha avuto rapporti poco chiari con membri di cosa nostra, ben documentati e innegabili,. E' bene sottolineare che qui non si punta il dito su vicende penalmente rilevanti , che è compito esclusivo della magistratura, ma su comportamenti che andrebbero quanto meno ripudiati dalla coscienza civile.
Ricordato brevemente il nostro panorama politico, torniamo ai fatti di oggi.
Angelino Alfano, il Ministro della giustizia in carica, oggi è stato ospite della trasmissione radiofonica radio anch'io, la quale ha messo a disposizione un canale telefonico per porre domande al Ministro stesso. Naturalmente le domande venivano preventivamente "selezionate" da un operatore telefonico. Ebbene si, sono stato censurato, o meglio, mi è stato impedito di porre ad Alfano le mie domande.
La trasmissione si è svolta nella menzogna più totale, tutte le domande fatte ad Alfano erano domande di "favore", ed anche quando non lo erano il Ministro non ha fornito alcuna spiegazione, come quando un radioascoltatore ha espresso il suo disappunto sul Lodo-Alfano.
Le mie domande erano sostanzialmente due, la prima, di carattere generale, era la seguente:
"Ministro, non le sembra un buon punto di partenza per una riforma della giustizia impedire il ricoprire di ruoli istituzionali a coloro che hanno avuto rapporti, anche non penalmente rilevanti, con le associazioni mafiose ?"
La seconda domanda era legata alla discusione che si stava svolgendo sulla cosiddetta "guerra tra procure", in cui il Ministro si autolodava per il suo pronto intervento, sottolineando come proprio pochi giorni fa avesse chiesto di fatto il LICENZIAMENTO per il procuratore generale di Salerno. Apicella, con i sostituti Nuzzi e Verasani si sono macchiati di “assoluta spregiudicatezza, mancanza di equilibrio e atti abnormi nell'ottica di una acritica difesa del PM De Magistris con l'intento di ricelebrare i processi che sono stati a lui avocati” e sottratti.
Il ministro Alfano ha chiesto al Consiglio Superiore della Magistratura di cacciare dalla magistratura – non di spostare in un altro ufficio, proprio di cacciare dalla magistratura – il procuratore capo di Salerno. La sanzione più grave in assuluto, che di solito si applica ai magistrati che hanno rapporti con la mafia, o che rubano, o che si vendono le sentenze. Apicella non ha avuto rapporti con la mafia, non si è venduto nessuna sentenza. E' un magistrato che ha solo lasciato lavorare i suoi sostituti su un'indagine che, evidentemente, gli pareva ben fatta e fondata.
Cosa sta facendo il ministro? Una cosa che non si può fare in nessuna democrazia dove viga la divisione dei poteri: sta sindacando il contenuto, il merito, di un provvedimento giudiziario.
Se non si riteneva giusto quello che hanno scritto i magistrati di Salerno nel provvedimento di perquisizione e sequestro per andare a prendere le carte al Tribunale di Catanzaro, i magistrati di Catanzaro, si dovevano rivolgere al Tribunale del Riesame di Salerno per chiedere che annulli quel decreto di perquisizione e sequestro. Semplicemente perchè la legge stabilisce che Salerno è competente su Catanzaro, e Catanzaro non è competente su Salerno!
Infatti alcuni imputati, a cominciare dall'ex procuratore Lombardi, accusato di corruzione giudiziaria, dalla moglie dell'ex procuratore Lombardi e dal figlio, Pier Paolo Greco, il senatore di Forza Italia Pittelli, ma anche Antonio Saladino, il famoso capo della Compagnia delle Opere in Calabria, in rapporti con tutta la politica di tutti i colori, hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame di Salerno per chiedere l'annullamento del decreto di perquisizione.
Bene, il Ministro MENTE SAPENDO DI MENTIRE. Venedi scorso infatti il Tribunale del Riesame, l'unico organo competente sulla questione, ha dato RAGIONE ad Apicella e alla procura di Salerno! Ha respinto il ricorso dei magistrati di Catanzaro e degli imputati delle inchieste di Luigi De Magistris.
“Letti gli articoli del codice, il Tribunale del Riesame di Salerno rigetta le istanze di Riesame avverso il decreto di perquisizione e sequestro e conferma l'impugnato provvedimento. Condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali”.
Come è ovvio, questa notizia non è uscita nè sui giornali, nè sulle televisioni. Ringraziamo dunque quei pochi giornalisti che ancora gridano fuori dal coro, e prendiamo atto ancora una volta dello stato di regime in cui la nostra informazione si trova.
Per ulteriori chiarimenti sui loschi passati di sopra citati, consiglio la lettura di:
I Complici, Lirio Abbate, Peter Gomez
Onorevoli Wanted, Marco Travaglio, Peter Gomez
Intoccabili , Saverio Lodato, Marco Travaglio

mercoledì 14 gennaio 2009

Buon Compleanno, Don Giulio


Oggi, 14 gennaio 2009, è il 90° compleanno del senatore a vita Giulio Andreotti. Per lui è prevista una celebrazione particolare a Palazzo Madama: l'aula gli dedicherà l'apertura della seduta pomeridiana. Inoltre, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto inviare un personale messaggio di auguri ad Andreotti ricordando "il filo comune che ha legato esperienze anche tra loro distinte e diverse, incontratesi nella partecipazione pluridecennale alla vita della Camera dei deputati e in periodi di ampia collaborazione democratica, nonchè i molteplici momenti di dialogo sui temi della politica internazionale e della costituzione europea".
Io però lo ricorderò con lo spirito di chi non vuole perdere la memoria storica.
Giulio Andreotti, senatore a vita della Repubblica italiana, sette volte presidente del Consiglio, l’immagine stessa del potere in Italia, è stato strettamente legato ai boss mafiosi! Sarebbe stato condannato per i fatti fino alla primavera 1980, se la sentenza non fosse arrivata troppo tardi: l’associazione per delinquere si prescrive infatti dopo 22 anni e mezzo, quindi nell’inverno 2002. La sentenza è arrivata il 2 maggio 2003. Andreotti, dunque, ha evitato la condanna per pochi mesi.
Sei un prescritto!!!!
«La manifestazione di amichevole disponibilità verso i mafiosi è stata consapevole e autentica e non meramente fittizia». Conseguenza: «La manifestazione di amichevole disponibilità verso i mafiosi, proveniente da una personalità politica così eminente e così influente, non ha potuto, di per sé, non implicare la consapevole adduzione alla associazione di un rilevante contributo rafforzativo». In altre parole: Cosa nostra, la più pericolosa organizzazione criminale italiana, è stata rafforzata in maniera rilevante dall’«amichevole disponibilità» di un politico così potente. Ce n’è abbastanza per giustificare un civile disprezzo per il senatore, per riempirlo di merda ogni volta che lo si incontra per strada?

Per me SI!
Chiudo con le parole finali della sentenza di Palermo : «Di questi fatti, comunque si opini sulla configurabilità del reato, il senatore Andreotti risponde, in ogni caso, dinanzi alla Storia».

Et Voilà, Les Jeux Son Fait!


La truffa è stata compiuta.

Ecco i giornali francesi di ieri, che esultano per l'acquisto del 25% di Alitalia a poco pù di 3oo Milioni di Euro.
Mica stupidi sti francesi, hanno aspettato i saldi per comprare Alitalia!

Air France prend Alitalia sous son aile. - da Le Figaro. Questa volta è ufficiale... Air France-KLM entra nel capitale di Alitalia... Air France-KLM pagherà 323 milioni di euro per diventare il primo azionista di Alitalia, con il 25% del capitale e tre consiglieri di amministrazione. Al suo fianco, i principali azionisti sono gli investitori mobilitati da Silvio Berlusconi... Grazie a questa nuova partecipazione Air France-KLM conferma la sua posizione di leader del cielo in termini di traffico.

Jean-Cyril Spinetta réussit son dernier grand coup à la tête de la compagnie. - da Le Figaro... Il consiglio di amministrazione di Alitalia si era pronunciato una prima volta a favore di un matrimonio con Air France-KLM in marzo. Ma i due partner non poterono concludere per l'opposizione dei sindacati italiani e, soprattutto, di quella di Silvio Berlusconi, allora in piena campagna elettorale. Una volta insediato come presidente del Consiglio, il Cavaliere non mancherà di sottolineare la preferenza di una soluzione italiana con Lufthansa come patrner straniero...

En service commandé pour Silvio Berlusconi - da Le Figaro. Da oggi, CAI e Air France-KLM prendono ufficialmente i comandi di Alitalia, liberando il ministero del Tesoro dall'obbligo di essere l'azionista di riferimento... Per la sua partecipazione del 49,9% CAI verserà allo Stato 1,052 miliardi di euro. Infatti, soltanto 390 milioni saranno versati immediatamente. Il resto in 24 mesi. Air France pagherà la sua partecipazione del 25% 323 milioni di euro. Con un diritto di prelazione sulle quote di chi vorrà ritirarsi nei prossimi quattro anni... Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha considerato "inaccettabile" di svendere per così poco Alitalia a Air France, la quale non vuole altro che "acquistare il mercato italiano, quando Lufthansa aveva un progetto industriale di lunga portata!".


Ma torniamo in dietro di circa 10 mesi....

A suo tempo Air France voleva acquisire Alitalia e i debiti della compagnia italiana sull’orlo della bancarotta per circa 5 miliardi di euro. Ma durante la campagna elettorale Berlusconi ha ribadito quanto fosse importante avere una compagnia di bandiera.
Risultato: i francesi hanno abbandonato le trattative per l’acquisto. Alitalia è andata alla compagnia Cai , ma i debiti (bad company) saranno a carico dei contribuenti!

IL RISPARMIO DI AIR FRANCE

Dopo l’intervento di Berlusconi: AirFrance compra il 25% di Alitalia-CAI (good company Alitalia e AirOne, cioé senza debiti) a 325 milioni
Prima dell’intervento di Berlusconi: AirFrance compra il 100% di Alitalia a 5,3 miliardi di €, inclusi i debiti di 2,3 miliardi €;Confronto: il 25% Della vecchia offerta (inclusi di debiti) é di 1,9 miliardi di €.
Conclusioni: AirFrance risparmia 1,6 miliardi di €

IL COSTO PER I CONTRIBUENTI

Dopo l’intervento di Berlusconi: CAI paga Alitalia (good company Alitalia e AirOne) 1 miliardo di €. Debiti a carico dello stato cioé degli italiani pari a 2,3 miliardi di €. Totale: gli italiani devono pagare 1,3 milardi di €, per intenderci pari a 3 anni di social card (450 milioni di €).
Prima dell’intevento di Berlusconi: AirFrance compra Alitalia per 5,3 miliardi di €. Spese per gli italiani 0€. Entrate allo stato 5,3 miliardi di €, pari a 12 anni di social card.


FORBICE SUI LAVORATORI: GLI ESUBERI

Prima dell'intervento di Berlusconi il piano di Air France prevedeva 1.400-2000 esuberi.
Alitalia-Cai manda 17.000 dipendenti in cassa integrazione, ne assume 10.000. totale esuberi: 7.000
Conclusioni: 5000-5.600 esuberi più.


PREZZI PIù ALTI

Volare in Italia sarà più caro, perché il rilancio di Alitalia altro non è che non una silenziosa fusione con Air One, fino ad oggi concorrente diretta, il cui marchio scompare dal mercato. Perciò su alcune rotte la nuova Alitalia detiene quasi un monopolio, senza più alcuna concorrenza.

MENO AEREI, MENO PILOTI, MENO VOLI

I voli diminuiranno del 15-20% su scala nazionale, del 40% su scala internazionale.



Alitalia è morta per il malaffare politico, è morta per essere diventata un ufficio di collocamento della politica, e NON di certo per colpa dei lavoratori.


ALCUNI STIPENDI

Rocco Sabelli, l'amministratore delegato di Alitalia, nel 2006 ha guadagnato 3.500.000 di euro!Sì, hai letto bene: Rocco Sabelli, l'attuale amministratore delegato di Alitalia, ha guadagnato nel 2006, TREMILIONI E MEZZO DI EURO!
Una maestra 10.200 euro all'anno, che sono pari a 850 euro al mese, che sono pari a 28 euro al giorno.
Considerando che il Signor Rocco Sabelli percepisce 3.500.00 di euro vi faccio presente che con il suo stipendio vengono retribuite 343 maestre d'asilo (3.500.000/10200= 343). Sì, hai letto bene: Rocco Sabelli PERCEPISCE LO STIPENDIO DI 343 MAESTRE D'ASILO!



..." «Qual è prezzo del patriottismo?» Cinque miliardi di euro e circa 125 euro per ognuno dei 40 milioni di contribuenti italiani . L'attacco arriva dalle colonne dell'Economist, che, in un articolo in uscita venerdì boccia l'operazione Fenice per il salvataggio di Alitalia come «sbagliata e costosa», senza una «logica economica» e costruita per salvare una «compagnia da tempo azzoppata».
Un salvataggio che, nel complesso, costerà 5 miliardi e circa 125 euro per ognuno dei 40 milioni di contribuenti italiani. Prima dell'operazione «appoggiata dal premier Silvio Berlusconi per preservare l'italianità dell'azienda», infatti, « 3 miliardi di euro di denaro pubblico erano finiti lì» .
Con il piano Fenice , poi, «1,2 miliardi di debiti e gli asset in perdita saranno travasati in una "bad company" che sarà scaricata sul ministero dell'Economia».
Ma il calcolo non è completo, visto che secondo i conti dell'Istituto Bruno Leoni riportati dall'Economist « complessivamente i costi per lo stato (il riferimento è sempre all'operazione Fenice, ndr) saranno di 2 miliardi di euro ».


Alitalia è solo lo specchio del capitalismo italiano.
Direi che a questo punto possiamo dare il colpo di grazia:

Boicottare Alitalia.

Facciamoli fallire. Lunga vita a RyanAir

martedì 13 gennaio 2009

Altolà, colleghi!

Dopo la decisione di non recepire più le leggi italiane, ieri è arrivato l'ultimo diktat:
"Gli amministratori lavorino nel rispetto delle leggi e a tutela degli interessi di tutti"

Che tradotto vuol dire: "Continuate a rubare e fateci partecipi!"

La verità è che se davvero i politici lavorassero nel rispetto delle leggi e nell'interessi di tutti il Vaticano avrebbe solo da rimetterci. E poi, che cazzo vuole un capo di Stato estero? Perchè si mette a sindacare sulle questioni che non gli riguardano affatto?
Vogliamo parlare del rispetto delle leggi? Bene, allora bisognerebbe iniziare dai preti pedofili che il Vaticano tiene "al sicuro", sottraendoli alla giustizia ordinaria dei rispettivi paesi. Nel rispetto delle leggi sarebbe iniziare a far pagare le tasse a uno Stato estero che da decenni è esente da Iva, Ici, si rifiuta di pagare l'acqua all'acea (che è anche in causa), e sottrae l'8 x mille dalle casse italiane. Case, alberghi, negozi senza pagare un euro di tasse vi sembra una cosa legale?

Ogni anno i comuni italiani perdono secondo gli studi dell´Anci («basati su dati catastali lontani dal valore di mercato reale») oltre 400 milioni dieuro a causa di un’esenzione fiscale illegittima e contraria alle norme europee sulla concorrenza. A questa stima vanno aggiunti gli immobili considerati unilateralmente esenti da sempre e mai dichiarati ai comuni, pergiungere ad un mancato gettito complessivo valutato vicino al MILIARDO di euro annuali. Sarebbe più esatto dire che la perdita è per i cittadini italiani, perché poi i comuni i soldi mancanti li prendono dalle solite tasche. L’Avvenire, organo della Cei, ha scritto che bisogna smetterla di parlare di privilegio poiché esiste una legge di esenzione fin dal 1992. «Un regime chenon aveva mai dato problemi fino al 2004» conclude. È vero. Ma ha dimenticato di aggiungere che il "problema" insorto è la correzione della Corte di Cassazione. Un problema non da poco in uno stato di diritto. Alquale si è aggiunto quest’anno un altro problemino, anticipato da"Repubblica", l’inchiesta della commissione europea sull’intero settore dei favori fiscali alla chiesa cattolica italiana, nell’ipotesi di "aiuti di Stato" mascherati. Con gran scandalo di alcune lobby parlamentari che hanno invocato la mano del papa contro Bruxelles.

Un quarto di Roma è intestato a diocesi, congregazioni religiose, enti e società del Vaticano. Solo le proprietà che fanno capo a Propaganda Fide (il “ministero degli Esteri” del Vaticano che coordina l’ attività delle missioni nel mondo) ammontano a 89 miliardi. Negli ultimi due anni il Vaticano ha cominciato a fare trading immobiliare, vendendo beni per quasi 50 milioni. Nel 2006 a Roma si sono registrate più di 8 mila donazioni di beni immobiliari, in provincia sono state 3.200. Il doppio rispetto a una città come Milano. Il più grande intermediario immobiliare che lavora con la Chiesa , il gruppo Re spa, realizza da questa attività circa 30 milioni di fatturato. Il patrimonio gestito dallo IOR, la banca del Vaticano, e l’ Apsa, sfiora i 6 miliardi.
In tutta Italia si contano 200 mila posti letto gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. Il giro d’ affari è stimato in 4,5 miliardi. In tutto il Paese si contano più di 2 mila monasteri e abbazie. A Roma sono 5 mila i posti letto ufficialmente disponibili in ex conventi e collegi religiosi. Il giro d’affari del turismo religioso nella Capitale è stimato intorno ai 150 milioni di euro.

Quando si parla poi di "lavorare nell'interesse di tutti", qui il Vaticano è davvero un campione. Parola di un'istituzione che nella sua storia ha prodotto crociate, caccia alle streghe, inquisizione , torture, protezione ai pedofili.
Cosa vuol dire "nell'interesse di tutti" quando a pronunciarlo è il Vaticano? E' forse nell'interesse di tutti continuare ad opporsi alla diffusione del preservativo in Africa? DUEMILIONI di persone muoiono ogni anno nella sola Africa per colpa di una malattia che può essere prevenuta, ma il fondamentalismo cristiano e il dogmatismo cattolico impediscono di prendere una posizione razionale, che porta il Vaticano ad essere COMPLICE del disastro umanitario rappresentato dall'AIDS.

Il Vaticano è un cancro per l'Italia, economicamente, culturalmente. La collusione con la politica, con la massoneria, sono cose che poco c'entrano con il buon Dio.

Se la risposta è Dio, è la domanda che è sbagliata!

lunedì 12 gennaio 2009

Ecco perchè si muore a Gaza


Vi siete mai chiesti perchè a difendere la Georgia dai cattivoni russi arrivò proprio l'esercito israeliano?Che cosa c'entra Israele con la Georgia, un piccolo stato a migliaia di km di distamza?
La risposta è semplice, ed è per la risorsa che la farà da padrona nei prossimi duecento anni: il gas naturale. Tbilisi è snodo fondamentale del gasdotto BTC.
Perchè dico questo ora? Perchè è tutto legato con la guerra di oggi a Gaza! Pochi sanno che a 30 km a largo della costa di Gaza, giace un enorme tesoro da QUATTROMILIARDI di euro, chiamato Gazamarine, sepolto sotto 850 metri. Nel 1999 il giacimento è stato attribuito al popolo palestinese, nel quadro degli Accordi di Oslo, officiante Ehud Barak, primo ministro israeliano dell'epoca, e Yasser Arafat, detto il ladro. Nel maggio 2002 l’Autorità Palestinese affida i diritti di sfruttamento ad un consorzio composto dalla compagnia inglese BG Group e da Consolidated Contractors International Company (CCC). La licenza ha una validità di 25 anni. Il 60% dei diritti se li aggiudica BG GROUP, il 30% sono di CCC e il restante 10% vengono destinati al Palestine Investment Fund. La riserva di gas naturale nelle acque territoriali palestinesi costituisce ben il 60% dei giacimenti disponibli su tutta la costa che da Gaza prosegue diventando israeliana. Un tesoro da conquistare, che se ingoiato potrebbe confluire nelle installazioni off-shore israeliane e da lì prendere la via di Ceyhan, terminale del gasdotto BTC (Baku, Tbilisi, Ceyhan), al centro di un progetto multimiliardario di dominio energetico tra la Turchia e Israele. Il pericolo è che i palestinesi, con tutto quel gas naturale che appartiene loro di diritto, potrebbero definitivamente rendersi indipendenti dalle forniture elettriche di Israele , e se BG Group riuscisse a costruire il gasdotto di collegamento con l'Egitto, soggetto al transito nelle acque nazionali isrealiane, potrebbero anche finanziare la nascita di un vero e proprio Stato Palestinese.
Voglio rispondere a Marco Travaglio : "Israele non sta attaccando civili, si sta difendendo, Hamas si, lui attacca civili"

Era il 17 novembre 1948, quando Aharon Cizling, allora ministro dell’agricoltura della neonata Israele, sorta sui massacri dei palestinesi innocenti, disse: “Adesso anche gli ebrei si sono comportati come nazisti, e tutta la mia anima ne è scossa”. Ricordo Ephrahim Katzir, futuro presidente di Israele, che nel 1948 mise a punto un veleno chimico per accecare i palestinesi, e ne raccomandò l’uso nel giugno di quell’anno. Ricordo Ariel Sharon, che nel 1953 fu condannato per terrorismo dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU con la risoluzione 101, dopo che ebbe rinchiuso intere famiglie palestinesi nelle loro abitazioni facendole esplodere. Ricordo l’ambasciatore israeliano all’ONU, Abba Eban, che nel 1981 disse a Menachem Begin: “Il quadro che emerge è di un Israele che selvaggiamente infligge ogni possibile orrore di morte e di angoscia alle popolazioni civili, in una atmosfera che ci ricorda regimi che né io né il signor Begin oseremmo citare per nome”. Ricordo la risoluzione ONU A/RES/37/123, che nel dicembre del 1982 definì il massacro dei palestinesi a Sabra e Chatila sotto la “personale responsabilità di Ariel Sharon” un “atto di genocidio”. Ricordo le parole dello Special Rapporteur dell’ONU per i Diritti Umani, il sudafricano John Dugard, che nel febbraio del 2007 scrisse che l’occupazione israeliana era Apartheid razzista sui palestinesi, e che Israele doveva essere processata dalla Corte di Giustizia dell’Aja. Ricordo le parole dell'intellettuale ebreo Norman Finkelstein, i cui genitori furono vittime dell’Olocausto: “Ma se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi da nazisti.” Ricordo infine Ben Gurion, il padre di Israele, che lasciò scritto: “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba”. E ancora: “C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è bisogno di distinguere fra colpevoli e innocenti”. Quell'uomo pronunciò quelle agghiaccianti parole 20 anni prima della nascita dell’OLP, più di 30 anni prima della nascita di Hamas, 50 anni prima dell’esplosione del primo razzo Qassam su Sderot in Israele.
Travaglio sei anche laureato in storia contemporanea!

domenica 11 gennaio 2009

Alla lega servono voti


Ci risiamo, i forcaioli padani puntano ancora una volta il dito contro gli immigrati: questa volta tocca ai lavoratori e a coloro che vogliono mettersi in regola con la legge.

Continua la campagna della lega a favore della clandestinità e dell'illegalità. Non bastava la legge Bossi-Fini sull'immigrazione, praticamente un lasciapassare per chi vuole delinquere e un ostacolo insormontabile per chi vuole lavorare onestamente. Ora vogliono tassare il permesso di soggiorno ( 50 euro), e bloccare le imprese degli stranieri ( 10 mila euro di fidejussione bancaria per aprire una partita iva).

Servono voti. Ogni volta che la lega perde consensi, lancia una delle sue proposte buone solo per un opinione pubblica ben indirizzata, prevalentemente ignorante, fortemente individualista e anche un pò schiavista. Eh si, perchè gli stessi che vedete incitare alla pulizia etnica nelle piazze verdi, sono coloro che poi fanno lavorare in nero migliaia di immigrati con salari da terzo mondo. E questo i loro governanti lo sanno bene, e lo sfruttano meglio. Come sapevano che l'emendamento non sarebbe mai passato, ma avrebbe portato un bel pò di consensi.
Questa volta però, la mossa non è stata progettata solo dal Carroccio, qui c'è l'appoggio del padrone. Berlusconi sa che da solo non può togliere voti a Di Pietro, non può puntare sul suo elettorato, cosi ha deciso di farlo indirettamente, attraverso il "braccio armato" del suo impero. Le Europee sono vicine.
La lega si è ridotta ad essere, da movimento popolare quale era, un movimento di propaganda populista.

Ecco cosa diceva Bossi di Berlusconi tra il 94 e il 99.

"L'Uomo di Arcore mostra le stesse caratteristiche dei dittatori, perché insiste nella sua volontà di non ritirare l'infame decreto Biondi che mette in libertà i peggiori ladri, concussori, corrotti, ricettatori (Umbero Bossi, 18 luglio 1994)

Berlusconi, uomo di Cosa Nostra, non poteva che essere di pasta profondamente antidemocratica. (...) Il Polo per le origini mafiose della ricchezza di Berlusconi gravita su Palermo (…) Berlusconi che è il capo di Forza Italia, un partito creato da Dell'Utri inquisito per mafia che con i suoi mezzi senza limiti tiene in vita tutti i partiti del Polo. (Umberto Bossi, Intervento al Congresso Federale Straordinario della Lega Nord, 24/25 Ottobre 1998 Brescia)

L'Uomo di Arcore mostra le stesse caratteristiche dei dittatori, perché insiste nella sua volontà di non ritirare l'infame decreto Biondi che mette in libertà i peggiori ladri, concussori, corrotti, ricettatori (Umberto Bossi, 18 luglio 1994)

Un Governo che ha inteso la governabilità come fine a se stessa, il potere per il potere, la governabilità per la governabilità, la vecchia e collaudata massima di Bettino Craxi !(Umberto Bossi, discorso in parlamento, 21 dicembre 94)

Fu allora che si decise di buttare in campo Berlusconi e le sue televisioni, che sono molto più di tre, nascoste dietro vari prestanome. Un uomo dal passato impresentabile e con un patrimonio costruito grazie ad oscuri finanziamenti di società anonime: Cosa Nostra, Craxi, Andreotti, P2. (Umberto Bossi, congresso Lega Nord, 10/12 febbraio)

La caduta del suo governo? Berlusconi venga da me, che gliela spiego io...! Sono stato io a metter giu' il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto (Umberto Bossi, 21 Luglio 1998)

Il dramma di Berlusconi - aggiunge il leader leghista - e' che e' un palermitano che parla in meneghino, mandato apposta per fregare il Nord. Io questo lo compresi subito, compresi che bisognava evitare l'annientamento della Lega e mi comportai di conseguenza (Umberto Bossi, 21 Luglio 1998)

C'e' qualche differenza tra noi e lui... Peccato che lui sia un mafioso. Il problema e' che al Nord la gente e' ancora divisa tra chi sa che Berlusconi e' un mafioso e chi non lo sa ancora (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)"

E' un palermitano che parla meneghino, e' il meno adatto a parlare di riforme. L'unica riforma che veramente sta a cuore a Berlusconi e' che non vengano toccate le sue televisioni. Invece io dico che bisogna portargliele via, perche' le sue televisioni sono contro la Costituzione. La prima riforma da attuare e' quella di mettere in circolazione l'informazione. Berlusconi e' tutto tranne che un democratico" (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)"

Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Ce lo spieghi, il Cavaliere. Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani al Nord che sono morti a causa della droga". (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)

La Fininvest ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Silvio e' uomo della P2, cioe' del progetto Italia (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

Berlusconi ha fatto cio' che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammi'(Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Berlusconi è l'uomo di Cosa Nostra" (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Molte ricchezze sono vergognose, perche' vengono da decine di migliaia di morti. Non e' vero che "pecunia non olet". C'e' denaro buono che ha odore di sudore, e c'e' denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Ecco il punto". (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

Un massone piduista come l'arcorista non poteva che usare quel linguaggio. In fondo Berlusconi e' sempre stato un problema di "cosa sua" o "cosa nostra". Ma ne' mafia, ne' P2, ne' America riusciranno a distruggere la nostra societa". (Umberto Bossi, 24 Febbraio 1999)

Berlusconi ha avuto una fortuna straordinaria nel fare tanti soldi in cosi' poco tempo. E per di piu', passando dalla tessera 1816 della P2 e dai salvataggi che il suo amico Bettino Craxi ha piu' volte fatto al suo impero televisivo. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini. Quella fondata anche da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che alla fine riusci' a mettere le mani su tutto l'istituto di credito. E in quella stessa Banca, dove lavorava anche il padre di Silvio, c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra". (Umberto Bossi, 2 Ottobre 1999)

sabato 10 gennaio 2009

"Non lascerò il mio paese"




Vittorio Arrigoni: "non lascerò il mio paese!"

Il dentifricio, lo spazzolino, le lamette e la mia schiuma da barba. I vestiti che indosso, lo sciroppo per curarmi una brutta tosse che mi affligge da settimane, le sigarette comprate per Ahmed, il tabacco per il mio arghile. Il mio telefono cellulare, Il computer portatile su cui batto ebefrenico per tramandare una testimonianza dell'inferno circostante. Tutto il necessario per una vita umile e dignitosa a Gaza, proviene dall'Egitto, ed è arrivato sugli scaffali dei negozi del centro passando attraverso i tunnel. Gli stessi tunnel che caccia F16 israeliani hanno continuato a bombardare massicciamente nelle ultime 12 ore, coinvolgendo nelle distruzioni le migliaia di case di Rafah vicini al confine. Un paio di mesi fa mi sono fatto sistemare tre denti malconci, alla fine dell'intervento ricordo che ho chiesto al mio dentista palestinese dove si procurava tutto il materiale odontotecnico, anestetico, siringhe, corone in ceramica e ferri del mestiere, sornione, il dentista mi aveva fatto un cenno con le mani: da sotto terra. Non vi è alcun dubbio che attraverso i cunicoli sotto Rafah passavano anche esplosivo e armi, le stesse che la resistenza sta impiegando oggi per cercare di arginare le temibile avanzata dei mortiferi blindati israeliani, ma è poca cosa rispetto alle tonnellate di beni di consumo che confluivano in una Gaza ridotta alla fame da un criminale assedio. Su internet è facile reperire foto che documentano come anche il bestiame passava per i tunnel al confine con l'Egitto. Capre e bovini addormentati e imbragati venivano fatti calare in un pozzo egiziano per riemergere da quest'altra parte e rifornivano di latte, formaggi e carne. Anche i principali ospedali della Striscia si approvvigionavano clandestinamente al confine. I tunnel erano l'unica risorsa che ha consentito alla popolazione palestinese di sopravvivere all'assedio; un assedio che qui, ben prima dei bombardamenti, causava un tasso di disoccupazione del 60%, e costringeva l'80% delle famiglie a vivere di aiuti umanitari. I nostri compagni dell'ISM a Rafah ci descrivono l'ennesimo esodo a cui stanno assistendo. Carovane di disperati che su carretti trainati da muli o sopra mezzi di fortuna stanno lasciando le loro case dinnanzi all'Egitto. Copione già visto, i giorni precedenti erano piovuti dal cielo volantini che intimavano l'evacuazione, Israele mantiene sempre le sue minacce, ora stanno piovendo bombe. Gli sfollati di oggi passeranno la notte da parenti, amici e conoscenti a Gaza. Nessuno si fida più ad andare ad affollare le scuole delle Nazioni Unite, dopo il massacro di ieri a Jabalia. Moltissimi però non si sono mossi, non hanno alcuno posto dove riparare. Passeranno la notte pregando un Dio che li scampi alla morte, dato che nessun uomo pare interessarsi alle loro esistenze. A ora sono 768 i morti palestinesi, 3129 i feriti, 219 i bambini ammazzati. Il computo delle vittime civile israeliane, fortunatamente, è fermo a quota 4. A Zaytoun, quartiere a Est di Gaza city, le ambulanze delle Croce Rossa hanno potuto accorrere sul luogo di una strage solo dopo diverse ore, dietro coordinamento dei vertici militari israeliani. Quando sono arrivati, hanno raccolto 17 cadaveri, e 10 ferititutti appartenenti alla famiglia Al Samoui. Una esecuzione perfetta, nei corpicini dei bambini morti, è possibile notare non schegge di esplosivo, ma fori di proiettile. Le ultime due notti negli ospedali di Gaza city sono state più tranquille del solito, abbiamo soccorso decine di feriti e non centinaia. Evidentemente dopo la strage della scuola di Al Fakhura l'esercito israeliano ha sfondato il budget quotidiano di morti civili da offrire in pasto ad un governo assetato di sangue in vista delle imminenti elezioni. Abbiamo sentore che già da stanotte torneranno a riempire fino a far scoppiere gli obitori. A sirene spiegate continuiamo a scortare negli ospedali donne gravide che partoriscono prematuramente. Come se la natura , la conservazione della specie induca queste madri coraggio ad anticipare la messa al mondo di nuove vite per sopperire al crescente numero di morti. Il primo vagito di questi neonati, quando sopravvivono, sovrasta per un attimo il boato delle bombe. Leila, compagna dell'ISM, ha chiesto ai figli dei nostri vicini di casa di scrivere dei pensieri sull'immane tragedia che stiamo vivendo. Questi alcuni stralci dei loro termini, gli orrori della guerra osservati da uno sguardo puro e innocente, quello dei bambini di Gaza: Da Suzanne, 15 anni:“La vita a Gaza è molto difficile. In realtà non si può descrivere tutto. Non possiamo dormire, non possiamo andare a scuola o studiare. Proviamo molte emozioni, a volte abbiamo paura e ci preoccupiamo perché gli aerei e le navi colpiscono 24 ore su 24. A volte ci annoiamo perché durante il giorno non c’è elettricità, e la notte ce l’abbiamo solo per circa quattro ore, e quando c’è, guardiamo il notiziario in TV. E vediamo bambini e donne feriti o morti. Così viviamo l’assedio e la guerra.” Da Fatma, 13 anni: “E’ stata la settimana più difficile della mia vita. Il primo giorno eravamo a scuola, a dare l’esame del primo trimestre, poi sono iniziate le esplosioni e molti studenti sono stati uccisi o feriti, e gli altri sicuramente hanno perso un parente o vicino. Non c’è elettricità, cibo o pane. Che possiamo fare – sono gli israeliani! Tutti nel mondo festeggiano il nuovo anno, anche noi lo festeggiamo ma in modo diverso.” Da Sara, 11 anni : “Gaza vive in un assedio, come in una grande prigione: niente acqua, niente elettricità. La gente ha paura e non dorme la notte, e ogni giorno nuove persone vengono uccise. Fino ad ora, più di 700 sono state uccise e più di 3000 ferite. E gli studenti davano gli esami del primo trimestre, così Israele ha colpito le scuole, il Ministero dell’educazione, e molti ministeri. Ogni giorno la gente chiede quando finirà, e aspettano altre navi di attivisti come Vittorio e Leila." Da Darween, 8 anni “Sono un bambino palestinese e non lascerò il mio paese così avrò molti vantaggi perché non lascerò il mio paese e sento il rumore di razzi così non lascerò il mio paese!.” Meriam ha quattro anni. I suoi fratellini le hanno chiesto: “Cosa provi quando senti I razzi?” E lei ha detto: “Ho paura!”, e subito è corsa a nascondersi dietro le gambe del papà. Gaza è tristemente avvolta nell'oscurità da dieci giorni, solo negli ospedali ci è concesso ricaricare computer e cellulari, e guardare la televisione con i dottori e i paramedici in attesa di una chiamata di soccorso. Ascoltiamo i boati in lontananza, dopo qualche minuto le reti satellitare arabe riferiscono esattamente dove è avvenuta l'esplosione. Spesso ci riguardiamo sullo schermo trarre fuori dalle macerie corpi, come se non bastasse averli visti in diretta. Ieri sera col telecomando ho scanalato sono una televisione israeliana. Davano un festival di musica tradizionale, con tanto di soubrette in vestiti succinti e fuochi artificiali finali. Siamo tornati al nostro orrore, non sullo schermo, ma sulle ambulanze. Israele ha tutti i diritti di ridere e cantare anche mentre massacra il suo vicino di casa. I palestinesi chiedono solo di morire di una morte diversa, che so, di vecchiaia. Restiamo umani.
Vittorio Arrigoni blog: http://guerrillaradio.iobloggo.com/
website della missione: http://www.freegaza.org/e http://www.palsolidariy.org/

I nuovi nazismi


Impossibile tacere di fronte alle orribili immagini che arrivano da quel che sempre più sembra un campo di concentramento a cielo aperto. L'esercito israeliano, come il suo governo, si sta macchiando di crimini che vanno ben oltre le prodigiose gesta del baffo matto, Hitler.
Qui non si tratta più di una guerra, ma di un genocidio indiscriminato che colpisce civili, operatori umanitari, giornalisti.
Mentre la crocie rossa la mattina del 6 gennaio parlava di catastrofe umanitaria, Tzipi Livni rassicurava: "nessuna catastrofe".
Proprio nello stesso giorno il presidente Peres cercava di far aprire gli occhi agli Europei: "L'Europa deve aprire gli occhi sugli scontri a Gaza". E aprendo bene gli occhi in effetti le cose appaiono chiare, basta vedere le eroiche imprese dell'esercito israeliano seguite alle parole del presidente Peres :

06/01/2009

Bombardate cliniche mobili di un'Ong danese
Tre cliniche mobili dell'organizzazione umanitaria danese Folkekirkense Noedhjaelp (DanChurchAid) a Gaza sono state bombardate e distrutte dall'esercito israeliano. Lo ha reso noto oggi il segretario Henrik Stubkjaer. "Tutti i nostri tre ospedali mobili sono stati bombardati e resi inutilizzabili la scorsa notte - ha denunciato Stubkjaer - Eppure avevano chiaramente e ben in vista le insegne 'Mobile Clinic' ".


Almeno 40 morti nella scuola dell'Onu Sono almeno 40 i palestinesi uccisi dall'attacco israeliano alla scuola gestita dall'Onu a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, che aveva dato ospitalità a rifugiati. Lo riferiscono fonti concordanti mediche e testimoni. Le testimonianzesull'origine delle esplosioni che hanno causato la strage non sono univoche. Secondo alcuni, un carro armato israeliano ha sparato due cannonate contro l'edificio stracolmo di sfollati che speravano - sotto la copertura delle Nazioni Unite - di avere maggiori probabilità di salvarsi dai combattimenti in corso da sabato sera tra soldati israeliani e miliziani di Hamas. La scuola era stata preventivamente segnalata, anche tramite coordinate GPS.

Ong Israele, attaccati dai soldati Una Ong israeliana ha denunciato oggi che i medici che vanno in soccorso dei feriti a Gaza vengono presi di mira dall'Esercito israeliano. "Le testimonianze riferiscono che l'esercito israeliano attacca i medici che soccorrono i feriti, ambulanze e dottori chiaramente individuabili dall'abbigliamento", denuncia l'Ong israeliana Physicians for Human Rights (Phr) in un comunicato, sottolineando di avere informazioni su almeno dieci casi di questi genere.

07/01/2009

Onu: "Nessun militante di Hamas dentro la scuola colpita"
Le Nazioni Unite hanno respinto le accuse dell'esercito israeliano secondo le quali militanti di Hamas si trovavano all'interno della scuola di Gaza colpita ieri da un raid israeliano che ha provocato la morte di almeno 42 persone. ''A seguito di una prima inchiesta, siamo sicuri al 99,9% che ci non fossero militanti o attivita' militanti nella scuola e nella zona della scuola'', ha detto all'Afp Christopher Gunness, portavoce dell'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi, l'Unrwa. ''Chiediamo un'inchiesta indipendente per stabilire la verita''', ha aggiunto, sottolineando che ''se le regole di guerra sono state violate, i colpevoli saranno assicurati alla giustizia''.

08/01/2009

Israele colpisce convoglio Onu con aiuti, morto l'autista
L'aviazione israeliana ha colpito un mezzo delle Nazioni Unite impegnato nella consegna di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza: l'autista del mezzo è rimasto ucciso, secondo quanto confermato da fonti dell'Onu. Il portavoce dell'organizzazione internazionale, Adnan Abu Hasna ha detto che l'incidente ha avuto luogo durante la pausa di tre ore dei bombardamenti, dichiarata da Israele per consentire la consegna degli aiuti. Il mezzo colpito portava le insegne e la bandiera dell'Onu quando è stato colpito nel nord di Gaza.

09/01/2009


GAZA: ONU ACCUSA ISRAELE, CIVILI STERMINATI IN UNA CASA
Le Nazioni Unite hanno accusato Israele di un gravissimo e deliberato massacro di civili nella Striscia di Gaza, sulla base delle denunce ricevute da "numerosi" testimoni oculari: stando dunque agli elementi in possesso dell'Ocha, l'Ufficio dell'Onu per il Coordinamento degli Affari Umanitari, il 4 gennaio scorso soldati dello Stato ebraico avrebbero costretto circa 110 palestinesi, "la meta' dei quali erano bambini", a radunarsi in una casa monofamiliare a Zeitoun, un quartiere del capoluogo dell'enclave, ordinando loro di rimanere all'interno; ma 24 ore dopo la stessa abitazione sarebbe stata ripetutamente bombardata. I morti sarebbero stati come minimo trenta. L'agenzia umanitaria ha bollato l'episodio come "uno dei piu' gravi" avvenuti dall'inizio dell'Operazione 'Piombo Fuso', il 27 dicembre.


Seguendo il consiglio di Vittorio Arrigoni, Restiamo Umani.

Boicottaggio dei prodotti israeliani. Occhio al codice a barre: il 729 è made in Israel
Cominciamo con qualcosa di piccolo... ma, in questo mondo governato dal capitale, efficace: quando andate al supermercato, nei negozi, nei mercati controllate la provenienza dei prodotti che acquistate.Se il codice a barre inizia con il numero 729 non comprateli.
Cominciamo a togliere qualche arma a chi ne sgancia a tonnellate sulla popolazione palestinese.